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In caso di decesso

Cosa fare in caso di decesso?

Disbrigo pratiche burocratiche e amministrative


Le onoranze funebri Mancusi, consce delle difficoltà legate all’organizzazione di un funerale e a tutto quello che ne consegue a livello pratico e burocratico, hanno cercato di fornire alle persone interessate un quadro generale di quello che comporta affrontare il decesso di un familiare, elencando le procedure più importanti e le incombenze da esse richieste.

Procedure in caso di decesso

Per avere l’autorizzazione a procedere con un funerale si deve ottenere la dichiarazione del medico curante, del medico legale oppure si può presentare la denuncia del decesso presso i competenti uffici comunali. Le procedure di autorizzazione variano, però, a seconda del luogo in cui si è verificato il decesso.

Pratiche necessarie per il funerale

Prima di mettere mano all’organizzazione delle esequie, è necessario preparare una serie di documenti. Innanzitutto, si deve dare avviso del decesso al comune di residenza, poi si devono richiedere i permessi cimiteriali. L’agenzia Mancusi, vicina ai familiari dei defunti in ogni singola fase della pianificazione del funerale, è pronta ad assolvere ogni questione burocratica richiesta con rapidità ed efficienza.

Decesso in abitazione privata

I familiari del defunto allertano il medico curante, avvisano il medico legale e poi presentano la denuncia di morte presso gli uffici competenti del comune in cui si è verificato il decesso. Una volta che il medico legale ha compiuto i suoi controlli che, solitamente avvengono tra le 15 e le 30 ore dalla morte, e si è ottenuto il nulla osta, si può organizzare il rito funebre. Se il decesso di un congiunto è avvenuto in modo improvviso, il periodo di osservazione richiesto, ovvero il periodo di tempo entro il quale il medico legale farà le sue verifiche, sarà più ampio: tra le 24 e le 48 ore.

Decesso in ospedale, istituto, casa di riposo

Se il decesso si è verificato in una struttura pubblica o privata saranno il direttore sanitario e il personale della struttura a occuparsi della documentazione sanitaria; tutte le altre pratiche dovranno essere gestite dai congiunti oppure, in loro vece, dall’agenzia di onoranze funebri incaricata dell’organizzazione del funerale.

Decesso in luogo pubblico

Se un congiunto è deceduto in un luogo pubblico è obbligatorio informare le forze dell’ordine e il medico necroscopo. Per procedere con l’organizzazione del funerale è necessario aver ottenuto il nulla osta della Procura della Repubblica. In questi casi la salma è trasferita all’istituto di medicina legale (o all’obitorio). Pratiche e nulla osta del medico legale saranno compito del personale della struttura.





Ovviamente, in seguito al decesso di un familiare le pratiche da sbrigare non terminano con la celebrazione della cerimonia funebre. Qui di seguito sono illustrate alcune delle più comuni questioni da affrontare in questi casi.

Successione

È una conseguenza del decesso di un familiare e consta nel trasferimento dei suoi beni a uno o più eredi. Se il deceduto nel suo patrimonio disponeva di beni immobili è obbligatorio presentare all’agenzia delle entrate la dichiarazione di successione. Esistono due tipi di successione: quella legittima e quella testamentaria. La successione legittima: il familiare deceduto non ha lasciato un testamento, quindi, il suo patrimonio sarà trasferito agli eredi, seguendo il rapporto di parentela. La successione testamentaria: il defunto ha fatto testamento, quindi, la successione prevede il passaggio dei suoi beni solo a chi è citato nel documento e in base alle quote stabilite in esso. L’erede o gli eredi possono assumere atteggiamenti diversi di fronte alla chiamata all’eredità:

  Accettare l’eredità
  Accettare l’eredita con beneficio di inventario
  Rifiutare l’eredità

La normativa individua alcuni soggetti che hanno diritto all’eredità. Il coniuge; i figli; gli ascendenti; i fratelli (se il deceduto non aveva figli). Nel caso in cui il defunto non aveva né moglie né figli, i suoi eredi saranno individuati tra i soggetti che rientrano nella parentela fino al sesto grado. Se non esistono familiari entro il sesto grado, il patrimonio del defunto passerà allo Stato. Quando si accetta la successione con beneficio di inventario, il successore o i successori dovranno onorare eventuali debiti del defunto, ma solo nella misura di quanto hanno ricevuto dalla successione. Se invece si rifiuta l’eredità, non si potrà disporre in alcun modo di quanto è appartenuto al defunto, ma si eviterà al contempo di dover pagare i suoi debiti.

Dichiarazione di successione

Entro un anno dalla data di apertura dell’eredità, i successori, coloro che sono chiamati all’eredità e i legatari devono presentare la dichiarazione di successione. Il documento può essere inviato dal contribuente in vari modi: attraverso specifici servizi telematici; mediante intermediario abilitato; personalmente all'Agenzia delle Entrate. Esistono evenienze in cui si è obbligati a presentare la dichiarazione di successione:

  Se il defunto possedeva beni immobili
  Se il patrimonio del defunto comprendeva beni immobili e mobili
  Se il valore complessivo dei beni mobili del deceduto è superiore a 25.822 euro
  Se gli eredi non avevano parentela in linea retta con il defunto
  Se il deceduto non ha fatto testamento

Esistono poi casi in cui non si deve consegnare la dichiarazione di successione:

  Se il patrimonio del defunto non comprendeva beni immobili
  Se il valore totale dei beni mobili del deceduto è inferiore a 25.822 euro
  Se i successori avevano parentela in linea retta con il defunto

Testamento

Se il defunto ha fatto testamento, questo deve essere pubblicato presso un notaio, in modo da consentire a tutti i soggetti interessati di conoscere il contenuto del documento. Dopo aver reso pubblico il testamento, è possibile redigere la dichiarazione di successione e passare alla divisione dell’eredità.

Pensione

Se si verifica la morte di un familiare è necessario notificare l’accaduto all’istituto previdenziale. In caso di pensione INPS si devono avvisare del decesso prima di tutto le anagrafi comunali, queste poi riferiranno a loro volta all’ente previdenziale. I medici necroscopi, entro 48 ore dalla morte di un soggetto, sono obbligati a trasmettere il certificato di accertamento di morte al Comune e all’INPS. Chi ha diritto alla pensione diretta (o di reversibilità):

  Il coniuge; il coniuge divorziato, se ha diritto all’assegno di divorzio e non si è risposato; il coniuge separato, se il defunto era iscritto all’ente previdenziale, prima della sentenza di separazione; il coniuge separato con addebito.
  I figli minorenni; gli studenti di scuola media superiore (tra i 18 e i 21 anni) a carico del genitore deceduto, se risultano disoccupati; gli studenti universitari (per la sola durata del corso legale di laurea) a carico del deceduto, disoccupati; gli inabili, di qualsiasi età, a carico del genitore deceduto.
  I nipoti minorenni, a carico del defunto.

Banca - Istituti di credito

Nel caso in cui il deceduto disponesse di conti correnti, azioni, depositi titoli, fondi di investimento, ecc. presso un istituto bancario o presso le poste, i congiunti sono obbligati a notificare il decesso a tali enti. Appena informati del decesso, la banca o le poste congelerà il conto del defunto e i familiari potranno sbloccarlo, presentando l’atto notorio. È anche obbligatorio consegnare:

  Il certificato di morte
  Il certificato di matrimonio
  La dichiarazione della banca, della posta o della finanziaria che comprenda tutte le attività fatte dal defunto e il saldo al momento della morte
  La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
  Lo stato di famiglia storico del deceduto
  Gli stati di famiglia degli eredi
  La fotocopia del documento di identità e il codice fiscale del defunto
  Le fotocopie dei documenti di identità e i codici fiscali di tutti gli eredi
  Le copie dei contratti stipulati con l’istituto di credito
  La copia conforme del testamento
  L’originale della rinuncia all’eredità

Assicurazioni

Si devono avvisare dell’avvenuto decesso di un familiare, e contestualmente presentare il certificato di morte, le società che stipulano polizze per auto, infortuni o rischi di morte. Per la Polizza RC auto, gli eredi hanno tempo sei mesi per effettuare il passaggio del veicolo. Se esistono più eredi, il mezzo sarà intestato a più soggetti che se fossero concordi, potrebbero decidere di intestare il veicolo a uno solo di loro.

Utenze

Se si verifica la morte di un familiare è d’obbligo notificare alle società che erogano acqua, gas e luce il cambiamento di intestazione di un’utenza. Altrettanto si deve fare con i gestori di telefonia. È obbligatorio cambiare anche l’intestazione della cartella esattoriale, quella che riguarda la tassa di smaltimento rifiuti come quella per l’IMU.

Abbonamento RAI

In caso di decesso di un congiunto è necessario annullare o cambiare l’intestatario di un abbonamento Rai, per farlo, basta inviare una semplice raccomandata.

Dichiarazione dei redditi

Uno degli eredi è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi del defunto; l’anno di riferimento sarà quello in cui il familiare è deceduto.

Detrazione spese funebri

È possibile chiedere le detrazioni d’imposta del 19%. La richiesta deve essere consegnata l’anno seguente a quello in cui si sono sostenute le spese per il funerale.

Cosa fare in caso di decesso?

Disbrigo pratiche burocratiche e amministrative

Le onoranze funebri Mancusi, consce delle difficoltà legate all’organizzazione di un funerale e a tutto quello che ne consegue a livello pratico e burocratico, hanno cercato di fornire alle persone interessate un quadro generale di quello che comporta affrontare il decesso di un familiare, elencando le procedure più importanti e le incombenze da esse richieste.

  

  

Procedure in caso di decesso

Per avere l’autorizzazione a procedere con un funerale si deve ottenere la dichiarazione del medico curante, del medico legale oppure si può presentare la denuncia del decesso presso i competenti uffici comunali. Le procedure di autorizzazione variano, però, a seconda del luogo in cui si è verificato il decesso.

  

  

Pratiche necessarie per il funerale

Prima di mettere mano all’organizzazione delle esequie, è necessario preparare una serie di documenti. Innanzitutto, si deve dare avviso del decesso al comune di residenza, poi si devono richiedere i permessi cimiteriali. L’agenzia Mancusi, vicina ai familiari dei defunti in ogni singola fase della pianificazione del funerale, è pronta ad assolvere ogni questione burocratica richiesta con rapidità ed efficienza.

  

  

Decesso in abitazione privata

I familiari del defunto allertano il medico curante, avvisano il medico legale e poi presentano la denuncia di morte presso gli uffici competenti del comune in cui si è verificato il decesso. Una volta che il medico legale ha compiuto i suoi controlli che, solitamente avvengono tra le 15 e le 30 ore dalla morte, e si è ottenuto il nulla osta, si può organizzare il rito funebre. Se il decesso di un congiunto è avvenuto in modo improvviso, il periodo di osservazione richiesto, ovvero il periodo di tempo entro il quale il medico legale farà le sue verifiche, sarà più ampio: tra le 24 e le 48 ore.

  

  

Decesso in ospedale, istituto, casa di riposo

Se il decesso si è verificato in una struttura pubblica o privata saranno il direttore sanitario e il personale della struttura a occuparsi della documentazione sanitaria; tutte le altre pratiche dovranno essere gestite dai congiunti oppure, in loro vece, dall’agenzia di onoranze funebri incaricata dell’organizzazione del funerale.

  

  

Decesso in luogo pubblico

Se un congiunto è deceduto in un luogo pubblico è obbligatorio informare le forze dell’ordine e il medico necroscopo. Per procedere con l’organizzazione del funerale è necessario aver ottenuto il nulla osta della Procura della Repubblica. In questi casi la salma è trasferita all’istituto di medicina legale (o all’obitorio). Pratiche e nulla osta del medico legale saranno compito del personale della struttura.



Ovviamente, in seguito al decesso di un familiare le pratiche da sbrigare non terminano con la celebrazione della cerimonia funebre. Qui di seguito sono illustrate alcune delle più comuni questioni da affrontare in questi casi.

  

  

Successione

È una conseguenza del decesso di un familiare e consta nel trasferimento dei suoi beni a uno o più eredi. Se il deceduto nel suo patrimonio disponeva di beni immobili è obbligatorio presentare all’agenzia delle entrate la dichiarazione di successione. Esistono due tipi di successione: quella legittima e quella testamentaria. La successione legittima: il familiare deceduto non ha lasciato un testamento, quindi, il suo patrimonio sarà trasferito agli eredi, seguendo il rapporto di parentela. La successione testamentaria: il defunto ha fatto testamento, quindi, la successione prevede il passaggio dei suoi beni solo a chi è citato nel documento e in base alle quote stabilite in esso. L’erede o gli eredi possono assumere atteggiamenti diversi di fronte alla chiamata all’eredità:

  Accettare l’eredità
  Accettare l’eredita con beneficio di inventario
  Rifiutare l’eredità

La normativa individua alcuni soggetti che hanno diritto all’eredità. Il coniuge; i figli; gli ascendenti; i fratelli (se il deceduto non aveva figli). Nel caso in cui il defunto non aveva né moglie né figli, i suoi eredi saranno individuati tra i soggetti che rientrano nella parentela fino al sesto grado. Se non esistono familiari entro il sesto grado, il patrimonio del defunto passerà allo Stato. Quando si accetta la successione con beneficio di inventario, il successore o i successori dovranno onorare eventuali debiti del defunto, ma solo nella misura di quanto hanno ricevuto dalla successione. Se invece si rifiuta l’eredità, non si potrà disporre in alcun modo di quanto è appartenuto al defunto, ma si eviterà al contempo di dover pagare i suoi debiti.

  

  

Dichiarazione di successione

Entro un anno dalla data di apertura dell’eredità, i successori, coloro che sono chiamati all’eredità e i legatari devono presentare la dichiarazione di successione. Il documento può essere inviato dal contribuente in vari modi: attraverso specifici servizi telematici; mediante intermediario abilitato; personalmente all'Agenzia delle Entrate. Esistono evenienze in cui si è obbligati a presentare la dichiarazione di successione:

  Se il defunto possedeva beni immobili
  Se il patrimonio del defunto comprendeva beni immobili e mobili
  Se il valore complessivo dei beni mobili del deceduto è superiore a 25.822 euro
  Se gli eredi non avevano parentela in linea retta con il defunto
  Se il deceduto non ha fatto testamento

Esistono poi casi in cui non si deve consegnare la dichiarazione di successione:

  Se il patrimonio del defunto non comprendeva beni immobili
  Se il valore totale dei beni mobili del deceduto è inferiore a 25.822 euro
  Se i successori avevano parentela in linea retta con il defunto

  

  

Testamento

Se il defunto ha fatto testamento, questo deve essere pubblicato presso un notaio, in modo da consentire a tutti i soggetti interessati di conoscere il contenuto del documento. Dopo aver reso pubblico il testamento, è possibile redigere la dichiarazione di successione e passare alla divisione dell’eredità.

  

  

Pensione

Se si verifica la morte di un familiare è necessario notificare l’accaduto all’istituto previdenziale. In caso di pensione INPS si devono avvisare del decesso prima di tutto le anagrafi comunali, queste poi riferiranno a loro volta all’ente previdenziale. I medici necroscopi, entro 48 ore dalla morte di un soggetto, sono obbligati a trasmettere il certificato di accertamento di morte al Comune e all’INPS. Chi ha diritto alla pensione diretta (o di reversibilità):

  Il coniuge; il coniuge divorziato, se ha diritto all’assegno di divorzio e non si è risposato; il coniuge separato, se il defunto era iscritto all’ente previdenziale, prima della sentenza di separazione; il coniuge separato con addebito.
  I figli minorenni; gli studenti di scuola media superiore (tra i 18 e i 21 anni) a carico del genitore deceduto, se risultano disoccupati; gli studenti universitari (per la sola durata del corso legale di laurea) a carico del deceduto, disoccupati; gli inabili, di qualsiasi età, a carico del genitore deceduto.
  I nipoti minorenni, a carico del defunto.

  

  

Banca - Istituti di credito

Nel caso in cui il deceduto disponesse di conti correnti, azioni, depositi titoli, fondi di investimento, ecc. presso un istituto bancario o presso le poste, i congiunti sono obbligati a notificare il decesso a tali enti. Appena informati del decesso, la banca o le poste congelerà il conto del defunto e i familiari potranno sbloccarlo, presentando l’atto notorio. È anche obbligatorio consegnare:

  Il certificato di morte
  Il certificato di matrimonio
  La dichiarazione della banca, della posta o della finanziaria che comprenda tutte le attività fatte dal defunto e il saldo al momento della morte
  La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
  Lo stato di famiglia storico del deceduto
  Gli stati di famiglia degli eredi
  La fotocopia del documento di identità e il codice fiscale del defunto
  Le fotocopie dei documenti di identità e i codici fiscali di tutti gli eredi
  Le copie dei contratti stipulati con l’istituto di credito
  La copia conforme del testamento
  L’originale della rinuncia all’eredità

  

  

Assicurazioni

Si devono avvisare dell’avvenuto decesso di un familiare, e contestualmente presentare il certificato di morte, le società che stipulano polizze per auto, infortuni o rischi di morte. Per la Polizza RC auto, gli eredi hanno tempo sei mesi per effettuare il passaggio del veicolo. Se esistono più eredi, il mezzo sarà intestato a più soggetti che se fossero concordi, potrebbero decidere di intestare il veicolo a uno solo di loro.

  

  

Utenze

Se si verifica la morte di un familiare è d’obbligo notificare alle società che erogano acqua, gas e luce il cambiamento di intestazione di un’utenza. Altrettanto si deve fare con i gestori di telefonia. È obbligatorio cambiare anche l’intestazione della cartella esattoriale, quella che riguarda la tassa di smaltimento rifiuti come quella per l’IMU.

  

  

Abbonamento RAI

In caso di decesso di un congiunto è necessario annullare o cambiare l’intestatario di un abbonamento Rai, per farlo, basta inviare una semplice raccomandata.

  

  

Dichiarazione dei redditi

Uno degli eredi è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi del defunto; l’anno di riferimento sarà quello in cui il familiare è deceduto.

  

  

Detrazione spese funebri

È possibile chiedere le detrazioni d’imposta del 19%. La richiesta deve essere consegnata l’anno seguente a quello in cui si sono sostenute le spese per il funerale.




Servizi funebri e organizzazione funerali Sarno

L'uomo ha soltato questo di immortale: il ricordo che porta, il ricordo che lascia


- Paola Faccioli